Dal primo mattino alla sera, a volte anche di notte, il caffè scandisce le giornate di noi italiani.

È risveglio, è pausa, è dopopranzo, è dopocena, è piacere!

Ma è anche il caffè della lettura non solo come caffè letterario, luogo storico d’elezione dove generazioni di talenti e fior di penne si sono incontrate e confrontati. Esiste il caffè dei libri.

Oltre al genere, metafora della vita, spunto temporale poetico, attimo del buon ricordo o semplicemente pretesto, attore o comparsa nei titoli di diversi autori contemporanei. Il caffè appare sempre in molte opere. Alcune delle quali perfette per i momenti d’ozio vacanzieri.

 

 

Ma con quale partire?

Possiamo cominciare con FINCHÈ IL CAFFÈ È CALDO che ci racconta di una caffetteria speciale. Aperta in Giappone da più di cento anni, un luogo ammantato di leggenda che ti cambia dentro, perché bevendo il caffè è possibile rivivere il momento della propria vita in cui si è fatta la scelta sbagliata. Ci racconta come, con un semplice gesto, tutto possa cambiare. Ma ci sono cinque regole da rispettare, di cui una fondamentale: bisogna assolutamente finire il caffè prima che si sia raffreddato. Un susseguirsi di storie, rimpianti ci portano alla conclusione che il passato non è importante, perché non si può cambiare. Quello che conta è il presente che abbiamo tra le mani, le cose che si possono ancora decidere e che si possono fare nel modo giusto. Perché la vita, come il caffè, va gustata sorso dopo sorso, cogliendone ogni attimo. Finché il caffè è caldo è stato un caso editoriale in Giappone, dove ha venduto oltre un milione di copie, conquistando poi tutto il mondo a pochi giorni dall’uscita. Toshikazu Kawaguchi è un autore che conosce la ricetta della serenità nei piccoli gesti e con i piccoli gesti ci conquista.

 

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Diamoci IL TEMPO DI UN CAFFÈ con Silvia Pattarini. Una silloge dedicata agli amanti della poesia. composta da diverse liriche che, come piccoli chicchi, vanno gustate una ad una alla volta. Poesie che sono state già pubblicate in varie antologie, e opere inedite: sentimenti umani, visioni oniriche e ricordi. Frammenti della vita che vanno assaporati nel tempo di un caffè.

Un sottotitolo come: “il paradosso che regola l’impresa”, la dice lunga sulla tematica de IL TEOREMA DEL CAFFÈ di Paolo Iacci. “Un tipico bar milanese alle otto del mattino sembra un’orgia consumistica, segno di grande abbondanza e di consumo sfrenato. Sul caffè si scatena la più grande inventiva. Viene servito in almeno un centinaio di varianti con denominazioni diverse. Un baccanale di gusti, un vero schiaffo alla povertà. Ma è davvero così?” Usando una metafora comune, come il rito del caffè mattutino, il volume propone un percorso attraverso l’inferno della crisi, i paradossi e le contraddizioni di un popolo arguto, capace di performance eccezionali ma incapace spesso di approdare a una normalità sostenibile, un popolo che sa essere grande ma anche piccolo e meschino.  Le imprese, e le persone, devono fare di più e meglio con meno risorse. Il teorema del caffè spiega perché e come fare. Pref. Giovanni Costa

I protagonisti di GATTI, MERLETTI E CHICCHI DI CAFFÈ di Anjali Banerjee sono  Lily, vedova di 39 anni, un gatto randagio bianco e un magico chicco di caffè. Grazie al perfetto mix di questi tre ingredienti e alla passione per gli abiti Vintage, Lily ritroverà una nuova vita a Shelter Island, un’isola brumosa al largo di Seattle. Questo libro è una favola moderna piena di allegria, di immaginazione e soprattutto di messaggi positivi. Buono come un caffè.

 

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LA PIRAMIDE DEL CAFFÈ di Nicola Lecca è una favola moderna con un protagonista dalla purezza disarmante. La storia ci porta nella caffetteria della catena Proper Coffee in una Londra dura e oscura. Proveniente da un orfanotrofio ungherese, il protagonista vive con entusiasmo le tante e minuziose regole, riassunte nel Manuale del Caffè che tutti i dirigenti seguono con la fede riservata ai testi sacri. Al nostro protagonista la piramide gerarchica che ordina la Proper Coffee sembra decisamente più rassicurante dell’intricato dedalo di strade londinesi. Dovrà passare molto tempo, molto cinismo di un collega e i consigli della sua padrona di casa prima che Imi apra gli occhi e capisca che il regolamento che ordina la società per cui lavora non è poi così rassicurante come pensava.

In MANCARSI, di Diego De Silva, il caffè come luogo fa da sfondo alla storia di Nicola e Irene. Due anime in fuga da due relazioni finite, una sintonia perfetta. Se solo lo sapessero e si incontrassero al caffè! In questo breve e intenso ritratto dell’amore c’è quella traccia di esistenza che ci porta all’origine. E solo leggendo potremo sapere come va a finire.

Chiudete gli occhi e fate funzionare l’olfatto. Così si sente l’aroma del caffè, così si sente L’ODORE DEL MONDO di Radhika Jha. Qui gli odori sono i protagonisti della vita di Leela, che ha una sensibilità tutta speciale per le spezie in vendita nel negozio dello zio. È un dono che può procurare tormenti, ma anche gioie quando il caffè e gli altri aromi la guideranno verso la pienezza dell’amore.

AL CAFFÈ DEI PICCOLI MIRACOLI, di Nicolas Barreau, Eleonore Delacourt è una venticinquenne riflessiva e timorosa di dichiarare il suo amore al professore di filosofia alla Sorbonne. È timida e romantica, diffida degli uomini troppo belli anche si crede nell’amore. Ma a volte ci pensa la vita a far accadere le cose. E si assise all’amore appassionante che si snoda tra i quais di Parigi e le calli di Venezia, fino a un piccolo caffè dove alcuni  segreti attendono solo di essere svelati.

Buona lettura. E buon Manuel Caffè!

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