C’era una volta il macinino da caffè a manovella che veniva riempito da orgogliosi chicchi comprati in torrefazione o in drogheria ed entrava in funzione al momento della preparazione.

 

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C’è oggi l’avanzamento tecnologico che ci regala parecchia comodità con miscele di grande qualità racchiuse in piacevoli pack dal notevole pregio di garantirci un’atmosfera controllata per una buona conservazione nel medio termine.

Ma non ci basta.

Quando i gusti si affinano, i palati diventano più esigenti, oggi il vero upgrade per il caffè mattutino, che sia moka, espresso o filtro, è tornare alla tradizione.

Forse affascinati dalla ritualità del macinare, dalla poetica del chicco che si fa polvere per diventare compiacente bevanda, si sta profilando un ritorno all’antica abitudine suffragato da dati reali.

Partiamo dal presupposto che il caffè è una sostanza decisamente delicata e a contatto con agenti atmosferici esterni quali ossigeno, umidità, calore e luce si ossida, alterando le sue caratteristiche organolettiche. Consideriamo inoltre che il caffè macinato è più permeabile e quindi risente maggiormente del contatto con questi fattori, arrivando a perdere più velocemente le sue caratteristiche per mezzo dell’ossidazione. Dopo 15 minuti dalla macinatura circa il 60% dei suoi aromi svanisce.

Quindi, fascinazione o no, macinare il caffè al momento è il modo migliore per gustare tutte le caratteristiche del nostro chicco.

Detto questo, anche nella macinatura “espressa” ci sono soluzioni più o meno soddisfacenti. Il mercato propone: macinini elettrici amatoriali, professionali e rivisitazioni attualizzate dei macinini a manovella.

Sicuramente, per l’utilizzo domestico, il più funzionale rimane il classico macinino a manovella che ha un costo non eccessivo, dura nel tempo e non ha bisogno di grossa manutenzione, se non della pulizia della camera di macinatura dopo ogni utilizzo.

 

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In ogni caso quello a cui si deve fare attenzione è non macinare i chicchi troppo finemente per evitare di portare in tazza sentori di amaro e bruciato, ma neanche macinare troppo grossolanamente altrimenti l’acqua non riuscirà a estrarre le componenti organolettiche del caffè.

Come avrete capito, ogni metodo di estrazione ha una sua macinatura ideale e se l’argomento vi interessa, c’è molto da scoprire nel corso Brewing -Estrazioni alternative all’espresso- della Sapere Coffee Academy.

 

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Il consiglio Manuel Caffè per un eshop a tutto chicco va da CAPRICCIO, dedicato a chi cerca un blend di selezionate Arabica e Robusta dalla cremosità straordinaria e dal retrogusto cioccolatoso, DECAROMA per un decaffeinato che si manifesta corposo e intenso nel profumo, DOLCEVITA dalla raffinata dolcezza 90% Arabica,  SORRISO 100% Arabica dal corpo delicato e dalla complessità aromatica tutta da scoprire. A voi il link per lo shop.

Ed ora grrrrrrrrrrrrrinder!

 

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